Sei la prima, sconosciuta cocciuta, che osa apprezzare cotanto canto senza remore nè colore, semplicemente così, puro come il vibrar che t'ha creato e che tu hai imparato a cercare, riconoscere e guardare senza impallidire.
Or s'accende una luce nel mio cuore. E' l'ardore dell'io che altro infiamma nel beato parto del riconoscimento di Se, Me e Te.
Esisto, già esitavo ed ora STO, così impavido innanzi alla mia ultima Musa.
sabato 14 febbraio 2009
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