giovedì 17 settembre 2015

venerdì 4 settembre 2015

LETTERA ALL'AMANTE

Non mi hai risposto.
Ci riprovo, perché voglio veramente avere a che fare con te, non posso smettere di pensare a come le tue grandi labbra si avvolgevano sulla base del mio pene, non riesco a scordarmi di come alzavi gli occhi col mio membro in bocca per vedere l'estasi sul mio volto. non riesco, non posso e non vorrei dimenticarmi di come ti facevi insegnare ogni gesto, ogni posizione e di come stavamo incollati uno dentro l'altra ore ed ore, o erano solo minuti interminabili?
Non so, non voglio certo dimenticarmi delle serate passate davanti al tuo portone sperando che tornassi, e sola, che non era così scontato. ricordo e non concordo di due volte senza scorno io te e lui che sapeva e fingeva o solo ci faceva ma niente, tornavi e salivamo. 
se in tre noioso, se in due gioioso.

LETTERA A QUELLA DONNA

Ciao, la distanza tra qui e lì, tra scriverTi e leggerTi, tra pensarCi e dimenticarMi è incolmabile seppur malleabile.
Non voglio tediarti col quotidiano sbaraccare della felicità che assume toni deludenti se non raccapriccianti ma ci tengo a ricordare di quando solo sesso usavamo fare senza lasciarci neanche il tempo di sudare, fumare, mangiare. per Bere no, un momento lo abbiam sempre trovato.
ed or che dire se non ti ho dimenticato di quei giorni spesi al supermercato quel carrello agitato ed il sacchetto bucato.
Non so tu ma ricomincerei subito, me.
Prenderti mentre sonnecchi di sottecchi e farti questo e quello perché di meno non è bello. Poi di soppiatto appena soddisfatto mi vien da rider come un matto e rido tanto a crepapelle da veder le stelle.
a buttar fuori la pelle.
sdraiarsi a catinelle e lasciarTi fare queste e quelle.
ché bello usar ciò che ci ha usato.