giovedì 16 dicembre 2021

LA POESIA FA PAURA

 c'è un rapporto ancestrale tra il poeta ed il suo contesto. 

proprio come per gli sciamani, c'è un evento nell'infanzia che scatena il cambiamento ed un maestro che introduce il discepolo all'altro mondo. quando il poeta soddisfa questi due requisiti ha un rapporto con l'inconoscibile tale da permettergli di lasciar fluire le parole, fuori da un discorso, senza un senso logico apparente ma spesso in grado di stupire e lasciare pensieroso chi le incontra e se costui si azzardasse a seguire quelle parole, o meglio quelle sensazioni, si ritroverebbe a scoprire tutte le menzogne che lo circondano vedendosi crollare sotto i piedi quel castello di carte che è la nostra libertà, la nostra verità.

il poeta è l'unico in grado di interrompere, anche se solo per un istante, quel flusso incessante:

il discorso che genera la nostra realtà.

quell'interruzione apre le porte della percezione.

il poeta è lo sciamano del mondo occidentale.

sta a voi cercarlo e seguirlo se volete conoscere Verità e Libertà.

ma vi costerà tutto, perché tutto quello che avete è il castello di carte...

mercoledì 15 settembre 2021

Y O G A

 senza il male

non starai mai bene

-

se togli il dolore

non proverai più l'amore

-

senza la morte

muore la vita

-

senza dicotomie

avrai lo yoga

giovedì 19 agosto 2021

DITTATORI O DITTATOR'IO

disse appropriarsi

disappropriarsi

smettere le vesti dell'io

(rimbaud - io è un altro

freud - l'io non è mai padrone a casa sua

de leuze - non abbiamo un corpo, siamo il corpo)

tornare all'animale che siamo in quanto corpi

da tempo immemore succede qualcosa che ci trasforma in automi guidati da quell'IO che ci porta a desiderare la morte piuttosto che desiderare il nulla.

l'importanza personale insieme al riconoscimento pubblico sono le forze motrici che l'IO usa per generare i comportamenti umani che hanno portato a questa situazione. tutte le strutture sociali, sia quelle occidentali che quelle orientali, siano; cristiana, musulmana, ebraica, taoista, induista, buddista, scientista, illuminista, capitalista, marxista etc  sono costruite dall'io per il suo benessere e non per quello dei corpi che siamo noi. però succede che partendo da queste strutture, alcuni corpi ricerchino oltre il proprio desiderio e comprendano qualcosa che poi trovano il modo di tramandare e così, nonostante l'IO, l'importanza personale ed il riconoscimento pubblico, siamo arrivati ad avere personaggi come nice, bene etc che ci hanno saputo spiegare senza giri di parole cosa farne di questo IO che non sono io. e succede che quando ascoltiamo queste spiegazioni sentiamo un brivido e veniamo catturati dall'idea e sul momento decidiamo di seguirla ma seguirla vuol sempre dire rinunciare all'importanza personale ed al riconoscimento pubblico che è tutto quello per cui si lavora da sempre e quindi sarà facile all'IO smontare pezzo a pezzo quell'idea quel tanto che basta a renderla innocua e subordinata a queste due cose che sembrano inestirpabili eppure sono solo due fantocci messi lì per non farci scappare.

scegliere di non scegliere

(data l'inesistenza dell'autore

chi scrive non è l'IO neanche in questo caso

e non ha e nè sente il bisogno di citare tutte le fonti del sapere da cui ha bevuto)

giusto per fugare i primi emendamenti che vi porrà subito l'IO:

importanza personale è tutto ciò che mi fa sentire diverso, e quindi migliore, degli altri

riconoscimento pubblico è essere chiamati ad esprimer-s'IO sulla ribalta di questa commedia che ci spaccia per vita.

struttura è tutto ciò che sovrasta l'energia per farla apparire in quella che l'IO chiama realtà

ricerca seguire il dubbio oltre la struttura

p.s. tutto ciò è psicologia basilare, comprensibile da chiunque. almeno da chi abbia voglia di vincere l'autoinganno: quella voce che ti parla incessantemente creando la tua realtà è proprio l'IO che inganna il corpo affinché ritenga necessità di tutti ciò che è necessità dell'IO.


sabato 31 luglio 2021

niente è vero. tutto è possibile.


nice lo dice più che chiaramente. non solo non esiste la Verità ma pensarLa equivale a pensare Dio e visto che eravamo riusciti ad uccidere il Dio non vedo perché non potremmo uccidere anche la Verità.
non esiste scienza svincolata da una filosofia e la filosofia che guida la scienza da almeno due secoli è quella capitalista. il risultato è ciò che stiamo vivendo.
come reagire?
non saranno le proteste a cambiare il paradigma che vuole la maggior parte delle ricchezze in mano alla minor parte della popolazione. non che mi dispiaccia l'idea di tagliar teste ma la storia dovrebbe insegnarci che anche la gloriosa rivoluzione francese ha prodotto solo l'introduzione di una meritocrazia di fatto economica.
ci vorrebbe una rivoluzione linguistica per questa umanità perché è il linguaggio che ci incatena in questa situazione. il vocabolario univoco potrebbe essere una soluzione ma...
l'impossibilità di conoscere veramente le cose e l'illusione che ogni pensiero conti insieme al rifiuto dell'evidente stato transitorio delle nostre esistenze sono la droga che ci tiene schiavi da millenni.
ri-svegliare SE è la via per la libertà.