giovedì 21 marzo 2013

L'AGGIORNATA MONDIALE DELLA POESIA?

com(e)pensare l'assurdità: niente, non lo si vuole capire, non rinunzia il nunzio dell'a-storia a soffocare anzichè s'offrire.
'La poesia che è il linguaggio stesso delle trasgressioni del linguaggio, la poesia è sempre contestatrice!' (ciBì)
e sì con testa da sè questa onni presenza testU(gu)ale nella stessa assenza della pur minima parvenza contestatrice nell' inutile elencare paroline e paroloni ad indicare, proprio puntando il dito, la temibilissima variabilità del CARATTERE(???) umanoide deprezzato nel consumistico approccio global-mente interessato al 'riconoscimento pubblico'.
Non se ne esce, tutto questo formicolare intorno all'arte non stà producendo altro che il formicolare intorno agli dei, siamo alla morte dell'arte.

domenica 10 marzo 2013

ANDREI

la pagina bianca
non è mai stanca
e può ricreare
l'onda del mare
viene a sciugare
lacrime a mare
amara la vita
amare infinita

BURR-OSO

burrasca di mare
il volo posare
le ali ora stanche
dimenan le anche
la brezza riprende
la lingua che scende
da quellombelico
e va verso il fico
proliferare

OSO O SO'

l'arte ch'as tratta
con l'as l'afa piatta
e mai veri nuncia
sempre là nuncia
è essa stessa
nullAltri possiede
la musa Chin canta
la fa sempre franca
non rame però
è più quel che non sò

mercoledì 6 marzo 2013

CHE DIRE: NULLA

La stupidità dilagante come contraccettivo al semplice essere funziona, altrochè balle! Questa società ma(i)alata porta con sè il delirio del progresso tendente a quel doloroso futuro inesistente che si esplica nella quotidiana perversione del se nel D'io del possesso, educazione siberiana a parte. Come ad ogni angolo ormai troviamo un impermeabile pronto a spalancar Se sul nulla o-sceno della riproduzione smidollata ad ogni possibile svolta epocale tocca far fronte all'incredulità della massa compattata sull'in-credibile in-conoscibile come ante-cedente al progresso e non proGessato, imbalsamato.
Se di politica vogliamo parlare, di politica rivoluzionaria per di più, non possiamo esimerci dal partir cercando il più semplice cambiamento che porterà con sè le più 'tragiche' conseguenze. Non basta modificare una legge perchè avvenga un cambiamento profondo, non basterebbe cambiar l'intero codice. Quello che farà rivoluzione sarà un gesto semplice, un piccolo neo cancellato, qualcosa che appare secondario, sussidiario al tutto e che proprio per questo potrà sconvolgerlo!
La tecnologia avanzata oggi disponibile è vincolata ad energie vecchie e consunte che diverranno presto inutilizzabili, la necessità costante di energia richiesta dalla tecnologia moderna potrà essere soddisfatta SOLO indipendentemente dalla stessa tecnologia. Non saranno sofisticati pannelli solari, complicati sistemi geotermici nè pale eoliche o altre tecnologie moderne a portare un VERO cambiamento, saremmo sempre e comunque sottomessi all'industria per la realizzazione e la trasformazione dell'energia.
Serve una svolta che, finalmente, modifichi l'idea del possesso, della proprietà, nel più profondo significato donando al mondo la possibilità di riequilibrarsi in una prospettiva completamente differente: dobbiamo pensare alla liberalizzazione dell'energia!
solo un mondo dove l'energia può essere autoprodotta mostrerà un equilibrio che ancora non siamo capaci di immaginarci, e solo una pianta può produrre questo cambiamento: la canapa.
Togliete qualsiasi divieto riguardante produzione, uso e consumo della canapa e la rivoluzione si attuerà da sola!