(dal diario di bordo del capitano)
finalmente a casa...anche se questo 'pezzo' ho iniziato a scriverlo molto prima.
anzi se non stavo attentO a dove andare a capo uscivo pure di curva!
comunque, chiunque, la cacca la fa dovunque. ed IO? no, e qui i tasti battono ad un ritmo che per quanto ri-conosco, non conosco.
attento al sentire dimentico anche il giro di boa dei quaranta giacchè inevitabilmente le delusioni son più delle SORPRESE!
SORprenderSI. Certo un colpo di fortuna, almeno per avviar il tutto, è necessario. Ma al di là del culo (per quanto perfettamente rotondo esso possa apparire) rimangono due cose.
Da un lato, illuminati dal sole, gli amici...ancora, e sempre più capaci di cogliere quella differenza tra se e me che te li fa apprezzare ogni istante di più.
ma non voglio infierir, piuttosto proferir parola ch'è cosa nuova, per quanto sola e ricordar, del vano mar ch'è l'onda ad andar, oltre le rive nel conseguire, del non arrivo il fin tra guardo i monti ed il mar perchè altro non ho da far.
però, riman da dire, a mia con colpa, che chi dis colpa la colpa senza polpa non ne farà certo solfa per il limitar dell'orsa che rincorsa non s'appresta a far la cresta
angurie a me e a chi ancora c'è!
martedì 26 maggio 2009
domenica 17 maggio 2009
VERO
"non è che limatura
d'anima rappezzata
nel cambio di ritmo
del cuore sor-preso
Da chi non è altro che
Vero."
d'anima rappezzata
nel cambio di ritmo
del cuore sor-preso
Da chi non è altro che
Vero."
STELLA!
Ho avuto il Sogno tra le mani
l'ho guardato, ascoltato, sognato
l'ho atteso, preso e sor-preso.
Mi ha lasciato così aperto a me stesso
non ho potuto far altro eccesso
Dal mare tornava al cielo
come acqua evaporata
Le sue mani di fata
non han lasciato
che una pressione agitata
l'ho guardato, ascoltato, sognato
l'ho atteso, preso e sor-preso.
Mi ha lasciato così aperto a me stesso
non ho potuto far altro eccesso
Dal mare tornava al cielo
come acqua evaporata
Le sue mani di fata
non han lasciato
che una pressione agitata
sabato 16 maggio 2009
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