voglio
SOLO essere felice.
l'apoteosi
della nostra demenza.
felicità
non è che il contrario di tristezza
l'ennesima
dicotomia.
questo
fa il linguaggio: divide.
quando
saremo capaci di non parlare potremo re-unirci.
e
tornare allo splendore del non esserCi.
spezzare
le catene dell'io e fluire nell'inconoscibile.
lo
so, ve lo hanno detto talmente tante volte che non ne potete più.
preferite di gran lunga la lusinga, la promessa alla scommessa, anche
se la premessa non cambia.
preferite essere abbindolati perché vi
sentite coccolati mentre vi legano, rassicurati dalle pareti della
cella in cui vi chiudono e, sopratutto, perché vi permettono di non
affrontare l'affronto: l'inutilità della vita.
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