lunedì 15 aprile 2013

LOSCO

non jah quello che conosco
trova voce nelle rime
sia che "IO" sia un tipo losco
sia chi vive tra le cime
dove l'aria è ARTEfatta
e la strada non è piatta

M'I-DEA

mi ascolto
mi accolgo
mi tolgo dalla testa
quella voce molesta
che sempre s'appresta
a parlar me di questa
ideona funesta.
 

domenica 14 aprile 2013

UNA SEMPLICE DOMANDA PER LA VOSTRA DOMENICA

quanti di voi in vista dell'adozione di un più severo codice della strada sarebbero disposti a considerare nulla la propria patente e ripetere la procedura per l'acquisizione della stessa?

Non c'è un numero a pagamento cui comunicare la risposta, forse dovrei istituirlo e farci qualche euro.

vogliamo spiegar le vele al vento?

proviamoci. tutti chiedono a gran voce il cambiamento (e jah che questa paia una novità...evidentemente le brioches scarseggiano) ma non ne trovo uno che si propone di cambiare qualcosa. cambiare è la cosa più facile e naturale che si possa pensare: la vita stessa è cambiamento. forse che tutta questa necessità di cambiamento 'esterno' ricada in quelle jah strarisapute e ribattute a macchina? forse siamo ancora nel labirinto gattoparvente?
probabilmente stiamo peggio. 

allora almeno qualcosa non stava Hdendo: ora siete convinti che Hda

giovedì 11 aprile 2013

ESSERE RASTA BASTA e AVANZA

Tutto ciò che non ha prezzo
è
tutto ciò che più apprezzo

LANA! Lana fuggi via
che se non stò in casa mia
il caldo mi scuote
il sole per quote
dal basso tubano le note
e una voce mi riscuote
dal torpore della vita
miserabile partita

giovedì 4 aprile 2013

GNOCCO FRITTO - IN DIRIGIBILE.

Questa landa desolata
ogni ora bombardata
dalla NEWS infarinata
informata ed infornata
in FOR nata
cioè per quello fu creata
t-ribaltata e bis-trattata
dalla indole bacata
del compenso popolato
Non ho grilli per la testa
e non è ira funesta
solo apro la finestra
e mi salto 'sta MINESTRA. 

giovedì 21 marzo 2013

L'AGGIORNATA MONDIALE DELLA POESIA?

com(e)pensare l'assurdità: niente, non lo si vuole capire, non rinunzia il nunzio dell'a-storia a soffocare anzichè s'offrire.
'La poesia che è il linguaggio stesso delle trasgressioni del linguaggio, la poesia è sempre contestatrice!' (ciBì)
e sì con testa da sè questa onni presenza testU(gu)ale nella stessa assenza della pur minima parvenza contestatrice nell' inutile elencare paroline e paroloni ad indicare, proprio puntando il dito, la temibilissima variabilità del CARATTERE(???) umanoide deprezzato nel consumistico approccio global-mente interessato al 'riconoscimento pubblico'.
Non se ne esce, tutto questo formicolare intorno all'arte non stà producendo altro che il formicolare intorno agli dei, siamo alla morte dell'arte.

domenica 10 marzo 2013

ANDREI

la pagina bianca
non è mai stanca
e può ricreare
l'onda del mare
viene a sciugare
lacrime a mare
amara la vita
amare infinita

BURR-OSO

burrasca di mare
il volo posare
le ali ora stanche
dimenan le anche
la brezza riprende
la lingua che scende
da quellombelico
e va verso il fico
proliferare

OSO O SO'

l'arte ch'as tratta
con l'as l'afa piatta
e mai veri nuncia
sempre là nuncia
è essa stessa
nullAltri possiede
la musa Chin canta
la fa sempre franca
non rame però
è più quel che non sò

mercoledì 6 marzo 2013

CHE DIRE: NULLA

La stupidità dilagante come contraccettivo al semplice essere funziona, altrochè balle! Questa società ma(i)alata porta con sè il delirio del progresso tendente a quel doloroso futuro inesistente che si esplica nella quotidiana perversione del se nel D'io del possesso, educazione siberiana a parte. Come ad ogni angolo ormai troviamo un impermeabile pronto a spalancar Se sul nulla o-sceno della riproduzione smidollata ad ogni possibile svolta epocale tocca far fronte all'incredulità della massa compattata sull'in-credibile in-conoscibile come ante-cedente al progresso e non proGessato, imbalsamato.
Se di politica vogliamo parlare, di politica rivoluzionaria per di più, non possiamo esimerci dal partir cercando il più semplice cambiamento che porterà con sè le più 'tragiche' conseguenze. Non basta modificare una legge perchè avvenga un cambiamento profondo, non basterebbe cambiar l'intero codice. Quello che farà rivoluzione sarà un gesto semplice, un piccolo neo cancellato, qualcosa che appare secondario, sussidiario al tutto e che proprio per questo potrà sconvolgerlo!
La tecnologia avanzata oggi disponibile è vincolata ad energie vecchie e consunte che diverranno presto inutilizzabili, la necessità costante di energia richiesta dalla tecnologia moderna potrà essere soddisfatta SOLO indipendentemente dalla stessa tecnologia. Non saranno sofisticati pannelli solari, complicati sistemi geotermici nè pale eoliche o altre tecnologie moderne a portare un VERO cambiamento, saremmo sempre e comunque sottomessi all'industria per la realizzazione e la trasformazione dell'energia.
Serve una svolta che, finalmente, modifichi l'idea del possesso, della proprietà, nel più profondo significato donando al mondo la possibilità di riequilibrarsi in una prospettiva completamente differente: dobbiamo pensare alla liberalizzazione dell'energia!
solo un mondo dove l'energia può essere autoprodotta mostrerà un equilibrio che ancora non siamo capaci di immaginarci, e solo una pianta può produrre questo cambiamento: la canapa.
Togliete qualsiasi divieto riguardante produzione, uso e consumo della canapa e la rivoluzione si attuerà da sola!

martedì 26 febbraio 2013

LA MARGARINA

tornelli ai seggi. popolini dis tratti a schiaffi dai mazzi di fiori remesi che scendon da mesi su questo paese che conta le spese e non da riposo al porco speroso. la destra che schietta riprende a sinistra la lista che pista rivista dualista alla conquista di quel che non c'è così è per tutti ma n'onor per me il ricordarvi dall'anim' è tardi com risparmiarvi inutili speme che come sempre è meglio il seme. DomanDa perSe del dubbio che c'è jah dentro di me e non su nel cielo o altrove nevvero quell'etica adesso capisco il possesso è un credersi qui separati dal chi il cor ci comanda e scende mutanda.

venerdì 16 settembre 2011

DIS-TRATTO

Ecco, non è assenza, qualcuno direbbe che stà lavorando per voi, altri che vi stupiranno con effetti speciali, i più studierebbero un piano marketing per affrontare la faccenda.

Semplicemente, al sole schiarisce ogni nebbia...

è da allora che come per magia le parole hanno incontrato la musica...
è da allora che la musica viene a svegliare le parole come per magia...

da quel primo d'aprile! ...ed è un pesce....che non c'è!


QUANDO UNO E UNO FANNO TRE

Non sapendo come, voglio raccontarvi, tramite la mi voce, di un fatto assai curioso.

Quando uno e uno fanno tre!

Non sarà facile convincere la vostra ragione. Quindi Vi chiedo di leggere lasciando correre la vostra fantasia, se ancora ve ne rimane (come direbbe "lui").
Grazie e cominciamo....

1 -
L'incontro fu un evento apparentemente fortunato, o allora così avevo pensato:
- "Ma guarda un pò te! Da dove è uscito questo?"
Sentii prima di tutto la sua voce che diceva:
- "Dobbiamo imparare a vivere aspettando...e ad aspettare vivendo!"
Mi voltai e vidi un uomo alto, con una lunga coda di capelli ricci neri, indossava un cappotto anni trenta, era appoggiato al banco e teneva in mano una pinta di 'rossa'. Era solo, guardava verso la sala, dove qualcuno stava ballando e mi sembrò che parlasse ad un telefono...
Mi accorsi quasi subito che non era così, stava parlando da solo!
Mai visto... Non mi era mai capitato di vedere l'atteggiamento comune del 'barbone' (sparare sentenze a chi gli passa accanto) in una persona 'normale'...
Lui direbbe che di normale non ha niente nessuno, e non ha tutti i torti.
Comunque iniziai ad osservarlo incuriosito e capii che era lì per imparare, studiava il comportamento sociale degli avventori di quel disco bar di periferia...
Quando stavo per andarmene si diresse alla pista e iniziò un ballo fatto di quei piccoli movimenti sincretici di gambe e bacino tipico dei neri che Noi bianchi rendiamo ridicolo quando proviamo a imitare.
Nonostante mi sembrasse notevolmente bravo, notai che ballò senza attirare l'attenzione e senza disturbare l'armonia che ormai c'era sulla pista. Uscendo dal locale ebbi due contrastanti impressioni perchè tanto mi sembrò fuori luogo al banco, tanto era a suo agio da solo in pista.
Quella notte lo sognai...anche se sotto forma di pura luce lo riconobbi sopratutto dalle emozioni che scaturivano da lui e invadevano tutto ciò che lo circondava.
Il sogno fu rinfrancante e mi sveglia felice; notai quasi subito una sottile variazione nel mio percepire la luce. Come al solito mi preparai per andare al lavoro e un pensiero mi accompagnava:
- "Quanto ancora riuscirò a sopportare quella stracciacazzi di mia moglie? ...quando la smetterà?"
La giornata si concluse, la monotonia pervadeva i miei sentimenti. Rimasi sul divano ad ascoltare musica. fu solo quando mi decisi a prepararmi per la notte che mi ricordai di lui e pensai:
- "Niente può apparire fuori luogo come ciò che più vi si adatta, accettandolo."
Ovvio, questo è uno dei più classici errori della cultura occidentale. La differenza tra partecipare e possedere; fare parte di un ciclo, un disegno superiore o rendersi direttori del traffico. Comportamento passivo, nel senso dell'accettare ciò che ci circonda per scoprire lo spazio della nostra felicità, o attivo, nel senso di trasformare ciò che ci circonda nel tentativo di costruire uno spazio per la nostra felicità.
Bhe, non sò come mai fui folgorato dal pensiero che Lui avesse trovato la risposta: accettare ciò che c'è per essere partecipe della trasformazione che è insita nella vita stessa.
Il problema era come fare 'mia' questa folgorazione?
Quali passi seguire per perseguire lo scopo della felicità?
E sopratutto: come far aprire gli occhi della mia 'acida' metà su questa scoperta in modo che potesse seguirmi?
Pensai:
- "Innanzi tutto accetta!"

lunedì 12 settembre 2011

RUBINETTOAPERTO

scrivere flessibile l'animo sorprende a se stesso con la dimenticanza che gli appartiene come forma di presenza fondamentale nell'assenza fetale. quella lontananza che m'appare e dispari hai vinto tu ma lassa perdere gli altri che sono in fondo e sopra come te. niente appare come sembra e niente è come è. Da quella prima volta con un basso in mano non ho mai colto il senso degli alti e per questo mi stono ogni giorno nel tentativo tentato di inutilmente raggiungermi. veloci e rapidi come saette che si rincorrono senza tempo nel vortice sereno dell'imminente impossibile come il futuro. quel futuro che ci manca come quel passato che non torna sul trono ma se leggi un bel tomo t'addormenti sereno. colto il segno dell'ineffabile scorrere fluido del dolore dentro e fuor di se stesso si riprende assoluto il dominio dell'esistenza incerta come apparenza certa del panta lone.
panta leone.
 panta leone mangia prima d'essere mangiato

domenica 28 agosto 2011

miserveunapenna

‎....e venne il giorno dell'addio all'io, a dio piacendo non piacendo al d'Io, addio!

dimettomi

mi dimetto da dimesso
mi rimetto
non rimane che un folletto
senza soldi poveretto
che pur spinge il suo carretto
nel dilemma del perfetto
esser senza l'apparire
non rimane che morire

mercoledì 27 luglio 2011

questa

questa non è poesia
questa che niente si porta via
questa è solo la vita mia
questa è solo una malattia
questa una stima di simpatia
questa chimera che vola via
questa che resta solo una scia
questa e l'inchiostro non van più via
questa non è solo poesia.

mercoledì 8 giugno 2011

IMPROVVISO




ero digiuno da una settimana
e non capivo che la befana
più non tornava più non tramava
contro la diva contro la bava
ma me rimane ancora un'ora
prima di stare senza corona
e allor vi dico che non mi resta
che di scagliarmi fuor la finestra

l'effetto doppler mi prende sempre
e non rimane che un DEFICENTE
qui che vi canta queste canzoni
non paion sempre ma sembran suoni
e voi direte ma che vuoi fare
io dico niente, solo gremare
poi per il resto un buon bicchiere
un paio d'amici tanto piacere!

mercoledì 1 giugno 2011

QUESTO MONDO



Questo mondo sembra fatto di cartone
ricoperto da uno squallido cerone
quando il massimo è avere un toupè
sono in molti pronti a diventare Re

gusci protettivi in silicone
per evitar ogni possibile emozione
come abiti per monaci part-time
che non bevono tequila senza lime

si riduce tutto a quell'eterno lutto
per le cose andate per sempre ricordate

maya che non lascia mai abbassare le barriere guai a
maya che non lascia mai abbassare le barriere guai a

con un NANO eletto presidente
la disfatta è di per sè evidente
quando il popolo diventa gregge
non ne escon che due o tre scoregge

perchè conta solo il conosciuto
attraverso scatole ad imbuto
or che gli occhi sono tramutati
in obbiettivi dalle lenti colorati

apri gli occhi e basta dai diventa rasta
apri gli occhi e basta dai diventa rasta

lunedì 21 marzo 2011

CANAPA

se provassi a raccontarvi semplicemente la mia vita, in fondo non ci credereste. eppure è andata proprio così: fanculo la poesia, fanculo l'arte. Qui ed Ora, almeno sul pianeta che abito, c'è bisogno di politica, di quella spiccia, che non s'inciampa e che non t'incanta. bisogna scendere nel campo ed arare, rivoltare seminare.
Oggi è primavera!
con la luna nuova seminate tanta canapa ovunque potete, dalle aiuole delle città ai campi abbandonati, dalle cime delle alpi alle spiagge di lampedusa.
ricopriamo lo stivale di un magico manto verde

adesso basta, arrestatemi pure.

martedì 21 dicembre 2010

FILASTROCCA

video by P
Due ce n'è, quattro siam con te
per il resto poi, lo vedrai da te
se cerchi un posto o una soluzione
se ti fai domande sentendoti un coglione
sappi che son molti ad esserci passati
sapessi quanti crani si sono jah sfasciati
quando le domande trovano risposta
aprono tra l'altro una nuova pista.

E' quel gioco che continuerà con te
si tratta di scovare l'arcan filosofale,
tutti han dato un nome al loro peccato
a te non resta che scegliere il predicato.
Ricorda però che dev'essere cambiato
per non cadere nel ripetere abituato.
Ora lo sai torni a casa e che farai
senza corrente in quanti giorni morirai?

mercoledì 14 luglio 2010

SCOOP - AMI

Se stò sullo scoglio,
finestra del sole,
trovo le parole e
ne invento di nuove
per dir ch'è l'amore
il vibrar di Energia
e s'ora è latente
non buttarti via
ma sfida la mente
con la tua fantasia.

a-MORALE

Il tutto jah detto
in nulla è perfetto
da sempre chi dice
par che strarnutisce
ben aperte le nari
han solcato i mari
dell'esser schivando
a l'oro tornando

LA mia MORALE

è ch'è l'energia.

e non v'è di peggio
ch'esser in armeggio
con un energia
che non vibra in sincronia!

domenica 4 aprile 2010

QUANDO...

Quando impari ad usare la lingua
puoi far godere con le parole
e devi s'offrirne a chi non ne vuole

Quando impari ad usare la lingua
non puoi più usar le parole
e devi s'offrirle lasciandole sole

Quando impari ad usare la lingua
lasci che batta sopra il clitore
or puoi s'offrir le tue parole

sabato 3 aprile 2010

PIACERE!

photo by P

mi presento
IO
sono un grande glande
e da glande grande
vogli'esser trattato,
strizzato e bagnato
chè spesso spugna
mi hanno chiamato
seppur mai svuotato.

CIAO

è stato, è stata. estate
si amo, si ti amo, stiamo
or senza sorriso
in croci(h)o il divino
dell'essere Stati
m'a/(s)senza frontiera
Ti ho amata da prima
durante, da parte
m'è stretta la parte
da fragile amante
mi tolgo dal gioco
per arder col fuoco
ormai l'ho capito
accetto l'invito
s'è chiuso il cerchio
che riparte dal s'è.

giovedì 1 aprile 2010

SERENA MENTE

Serenamente al sole si schiarisce ogni nebbia
e non resta che il dubbio come certezza.

Il superar che nice
dice alla cornice
non finisce
se non esce
il pesce
che non c'è.
Come dir
ora a me
e a te
che un terzo
sempre c'è,
come dir
che sono
se tra-passato
è stato
il bell'andato
non memorato
come carmelo
ci ha spiegato
e chi
di NOI
l'ha mai scoltato
direi più Tosto
spolpato,
scannato
e
disossato
chè da un sì
tosto palato
pare abbia
mai parlato
quel non esser
che è,
tutto il resto
non c'è
.

sabato 6 marzo 2010

N-ERETTO

Una cosa ha l'amore
che sovrasta le parole
quella strana emozione
una spinta che ha nome
in falli-bile erezione
sia di pene o di clitore
INDICA solo che il cuore
soddisfà la condizione
del divenire l'eccezione

RE-NATO

io non son quello che scrive,
io son quello che ora vive
e la vita mi de-scrive

sarà un'altro che domani
troverà tra le sue mani
il romanzo c'ho vissuto

jah ne sono compiaciuto
è così che vi saluto
consapevole e cocciuto

DE-SCRITTO

Non voglio pensare all'esser normale giacchè quale uguale diventa sociale ma l'etica stessa non solo è perversa rimette sè stessa alla traversa finendo in pareggio con l'epico scontro della coscienza come apparenza e non nel virtuale ma sempre banale riscontro per enne di lasciar ci le penne pensando che noi saremo gli eroi dell'avvenire che suda i suoi buoi....piuttosto mi sento un tristo lamento che porta quell'ombra diritta al centro dell'omissione di un solo cafone per render al mondo quel suo proprio orgoglio....latente è la via per chi già ci sia figurati invece chi sconta salato il conto avanzato da questo sociale ch'è il peggior animale: il viver domani ci taglia le mani

giovedì 28 gennaio 2010

(basta un raggio di sole)

Scrivo, certo!
Ma è flebile traccia,
difficile piaccia,
chè sviscera in faccia
l'odierna minaccia.
il non lasciar traccia
nel libro dell' ho.

PER DENTI

Poche cose sono presenti
come il dolore che viene dai denti
Nulla sviscera come i sapienti
ciò che nascondon le pieghe dei tempi
Del corpo restan sol poche tracce
da ciò che furon le nostre facce
pezzi di calcio spesso cariati
lasciano corpi dal tempo usati
nulla ci dice così chiaramente
che noi cadrem come l'ultimo

Dente.

mercoledì 20 gennaio 2010

ESUMATO II

dis si
Cosa risveglierà l'uomo dal torpore che sempre più lo porta a mistificare una libertà (quella di 'altri' di arricchirsi con lo sfruttamento) con quella assoluta? Questo 'sogno di benessere diffuso' costantemente proposto da televisone, stampa, pubblicità e politicanti che ci distrugge lentamente nello spirito, come un moderno satana tentatore, meriterebbe l'attenzione dei più qualificati esorcisti data la sua incessante spinta al profitto nonostante i danni causati al pianeta e ai suoi abitanti. R-esistere è possibile, seppur difficoltoso. Necessitano: lucidità, per non cadere nella quotidiana trappola mediatica, perseveranza, per vincere le tentazioni costanti del vicinato già succube, umiltà, per ricordarsi che NON abbiamo un corpo ma che lo SIAMO. Da queste basi si può svolgere un cammino, perennemente in salita, che porta allo stadio percettivo dai più chiamato 'risveglio' o 'illuminazione'. Lo sviluppo di questo sentiero non è mai prevedibile o preordinato nè si può dire che sia razionale. L'unico modo di seguirlo è usare il GPS che abbiamo tutti nel cuore, unico organo in grado di darci 'vera' direzione. Poche cose aiutano: il distacco, ovvero l'astensione dal desiderio che imprigiona volontà altrui, la non abitudine, cioè lo svolgersi imprevedibile delle giornate grazie al nostro comportamento non conformato, il silenzio o la quiete, unici in grado di farci ascoltare il canto flebile delle nostre vite. Su tutto l'impeccabilità, la ricerca di una vita vissuta senza interferire (bene e male non esistono come concetti assoluti, quindi l'unica cosa 'buona' che posso fare è non fare niente). Si evince quanto siamo lontani dalla meta in tutti quei casi in cui la quotidianità è il semplice ripetersi di giorni sempre simili tra loro. Giàcchè la sfida con la vita non può essere monotona non essendo infinita, non resta che rimischiare le carte per trasformare questa lontananza in un trampolino di lancio. Inventarsi abitudini sempre nuove e diverse fin a rendere 'normale' la cosa che appare più strana spezza le catene che ci hanno imprigionato fin qui e rende 'facile' ogni cammino: FINALMENTE LIBERI!

venerdì 8 gennaio 2010

LA MIA MUSICA

Da quando ascolto musica, vivo di musica.
Come se ci fosse una connessione diretta tra emozioni e verità.
Non mi sono mai accontentato di sentire la melodia, ho sempre cercato nel testo il senso di quel sentimento che mi trasmetteva.
Così imparai l'inglese. Serviva ad amare considerazioni prese in prestito dai pink floyd. Oggi ancora spunta una lacrima. La questione non è semplice, in moltissime canzoni c'è arte. Almeno in quelle che deliziano le mie orecchie. Portatrici sane di consapevolezza, figlie degli anni in cui il rock era la musica del demonio, figlie della sofferenza di popoli soggiogati da logiche profittatrici e repressive, guardacaso.
Il problema era già evidente per il ludovico van, cercava e cercava l'accordo perfetto, un incrocio tra un quadro e una poesia, tre semplici note implicanti non solo l'orecchio ma anche l'anima. Una specie di magia, comunque molto esoterico. Esoterismo e musica, dai beatles di L.S.D. al serpente di jim. Raramente si raggiungono tali vette ed è sempre bene accompagnarsi con ottime sinfonie, momenti indistinti in cui riesci a percepire nettamente il silenzio.
Il silenzio, certo tutto parte da qui, e non solo la storia musicale, in principio era il verbo. Il verbo, si, ma quel verbo che si fa parola in un soffio di musica che non ha barriere linguistiche. in fondo dio ha sempre cantato la vita, o è la vita che ci ha sempre cantato dio? Direi che non conta, comunque sia è musica.
Ricomincio, vabene.
Da quando ascolto musica, vivo di musica.
Non solo per dire. Come in un esercizio yoga di meditazione, ascoltare certa musica aiuta lo spirito a riconciliarsi col mondo, con se stesso. Pratica ancestrale che richiama i mantra orientali si ritrova nella ripetitività del ritmo che costringe l'ascoltatore su se stesso, lo porta ad ascoltarsi mentre ascolta il suono ripetitivo del battere incessante della vita. Vivere di musica è naturale. La natura stessa è musica, basta andare in riva al mare per ascoltare sinfonie baritonali, nei prati estivi esplodono migliaia di suoni che paiono solo senza alcuna direzione unificante. Anche i sassi e l'aria 'suonano' senza che noi ci prestiamo troppo attenzione.
Allora ascoltare musica dev'essere prestare attenzione al mondo: in fondo la profonda conoscenza di noi stessi può arrivare soltanto dopo la conoscenza delle cose, prima, e degli altri, poi.
Va bene. Ricomincio.
Da quando ascolto musica, vivo di musica.
Oppure no, è da quando vivo che la musica ascolta me e come se prima non mi fosse stato possibile accorgermene solo ora scopro che c'è sempre qualcuno che ha combinato le note per darmi la sensazione giusta al momento giusto e mi chiedo: chi arriva prima?
Il musicista, l'ascoltatore o......la sensazione giusta!
Certamente taglia il traguardo con parecchio anticipo la sensazione giusta chè può solo essere specchiata dalla musica, che è sempre pronta a cambiare vestito, pettinarsi e truccarsi pur di sedurti l'ennesima volta. Ed io mi lascio ingannare, sedotto dal velo di maya, pronto a lasciare tutto un'altra volta per seguir quell'istinto che lacerato in mille brandelli mi si ri-presenta come lo stesso c'ha sedotto quel musicista che stà suonando ora proponendomi come risultato quella sensazione ch'io gli ho provocato, è tutto.
Ricomincio. Và, Bene!
La tua voce che m'in-canta
della musica il di-vino
mentre ascolto sul di-vano
il silenzio ch'è composto
per chi non è ancora morto.

giovedì 17 dicembre 2009

L'ALONE

l'anima brulicante
quel sogno distante
il pensiero costante
è che sei cacciatore
e non passan due ore
senza che la tua preda
sfuggirà la tua presa
ed è questo che cerchi
chè il perenne soStare
in attesa del mentre
t'ha convinto a tornare
dove non sei più niente

sabato 5 dicembre 2009

BUCO il CIELO

buco il cielo
perchè
sono due i modi per
esser ciò che non è
o distruggere il corpo
o far crescer nell'orto....

lunedì 9 novembre 2009

PURè

pur le unghie ho perso
nel grattar via il pretesto
sento un gelo dentro questo
corpo non ancora morto

ma dis-trarsi non si può
se solletico con ciò
l'attenzione che non sò
ri-trovar nell'altri-menti

già che si dipana il volo
del mio esser sempre solo
ricordiamo che ragione
fa sol rima con coglione

e mi stufa quest'eterno
triste Mente ritornello
dell'aver sempre ragione
senza trovarne soluzione

la ragione resta sempre
con chi usa la sua mente
e non cede da EGOista
alla facile conquista

mercoledì 4 novembre 2009

AiDA Merini

Scontro,
anima stropicciata
estro pungente,
visione latente,
Piccola ape furibonda
Avrai cambiato solo forma
apparente MAI
appartenente a tutti
donata ti sei come colei
che non sceglie chi sei
ma scioglie di versi
composti a sedere
e ti piace vedere
pur l'in-comprensione
chiedi al d'IO che
traccia finito
labirinto proibito
della ragione come prigione
libera sei

mercoledì 21 ottobre 2009

HAI KU O R E



sel mondo fosse stato
come ieri l'ho sognato
rimarresti senza fiato
scoprendo che non c'è peccato

-

se una volta carosello
c'inchiodava sul più bello
or con la pubblicità
dicon solo falsità

-

più le tette son rifatte
meglio produrranno latte
sù che aspetti or anche tu
puoi apparir come gesù

-

fermate il mondo voglio scendere
e non provare più a comprendere
gente che per poter spendere
anche il cor è pronta a vendere

-

if isn't only in my mind
you should sure be as a blind
LOOK! it's not a paradise
having what you now desire

giovedì 24 settembre 2009

TRE?NO!

se di viaggio si parla
posso sempre dir 'guarda'
e affacciandoti al cuore
tu vedrai in ogni dove

D'IO

So stare, ed è certo
il cor sempre aperto
c'ha imparato a schivare
con la gioia del dare
quel silenzio latente
di quasi tutta la gente

venerdì 18 settembre 2009

ALI TAgLIA


FA MIGLIA
camminando
un piede innanzi l'altro
senza alcun comando
solo e senza quando
con un grido di rimando
lungo la strada spando
un segno disegnando
il cammin evidenziando!

domenica 13 settembre 2009

ESUMATO


"Gli sbagli sono spesso necessari per darsi la speranza che funge da pagliativo per il tempo che passa tra due rari momenti di gioia.
Peccato che non sia mai abbastanza la collaborazione che ci arriva dalle persone che ci circondano.
L'unico consiglio valido che un'amico ti può dare sono le conclusioni alle quali giungi mentre lui semplicemente ti ascolta.

Avete mai provato a sentire il silenzio?

Quando impari ad ascoltare il silenzio che sei in questa vita di rumore, hai la possibilità di far ascoltare lo stesso silenzio agli altri.

Questo è l'aiuto di cui un'uomo ha bisogno e non che gli si dica cosa fare."


lunedì 7 settembre 2009

LAMPI DA GENIO

Ecco la razionalità:
con un pizzico di dialettica
posso convincerla
a fare cose aberranti l'anima
perchè, facendole 'tutti',
paiono ragionevoli.
Non bastan vagonate d'amore
per convincerla
a fare il 'bene' dell'anima
perchè 'Nessuno' fa così.

martedì 1 settembre 2009

INCIPIT

Era tardi. Non restava che fare le valigie ed uscire senza perdere altro tempo.


Nonostante l'assenza persistente della penna trovava quasi impossibile mettersi a scrivere al pc e non solo perchè non sapeva usare dieci dita, si arrangiava più che bene con quattro, ma sopratutto per via del difficile controllo dualistico monitor/tastiera. Era come se stesse vedendo al lavoro lo scrittore che ancora si rifiutava di impersonificare. Nondimeno soffriva l'assenza del fruscio della carta e dell'odore d'inchiostro, insomma restava semplicemente ancorato a quelle sensazioni che oggigiorno non sono più così comuni.


Questa volta non si scordò di infilare nella valigia un blocco e due penne. Controllò di aver chiuso tutte le finestre e uscì. In strada cercò un taxi che non tardò a passare e si fece portare all'aereoporto.

domenica 9 agosto 2009

GUARDA(IL)RE


sorseggio dal mondo
quel gusto ROTONDO
dell'esser presenti
pur restando assenti
goder del sociale
non esser normale
prestarsi alla vita
giocarla infinita
nell'etimo stesso
dell'esser adesso

lunedì 27 luglio 2009

ULULUZZO

Lo scoglio sociale
non fatica il mare
dell'esser sè stessi
e noi poveretti
soffriamo la vita
nell'erger difetti
non v'è via d'uscita
la strada è salita
respiro a fatica.

domenica 12 luglio 2009

(è-E)VI(E)TATO VIETARE!



SE-VERAMENTE pensiamo la LIBERTA'.
Una fottuta parola, strapazzata dall'abuso personale del possesso, ridotta a comodo tornaconto per la stupidità del profitto.
Un tempo ilpoeta disse:
"prima di essere liberi
bisogna essere certi
di essere."
che non è banale, casomai semplice mente vera.
Quindi l'essere svolge le funzioni di fondamenta sulle quali costruire la LIBERTA', non la 'propria' (ch'è impossibile possederla, almeno LEI) bensì quell'unica che le renderebbe giustizia: e cioè la LIBERTA' pura e semplice di essere senza subire, senza dovere, senza divieti! Senza, cioè, quell'insieme di usi consuetudini e leggi che ha ridotto così male questa povera terra.
JAH, legge: se penso al momento in cui la prima 'legge' è stata promulgata 'vedo' un piccolo villaggio di caverne ed un grosso bottino di caccia da proteggere e da conservare, una caverna viene scelta ed il suo occupante gode il privilegio di poter mangiare senza più muoversi, comincia a pensare, smettendo d'essere, a come mantenerlo questo privilegio...
Da qui si dipana la misera storia della nostra 'civiltà' che ha ben poco di civile, ancor meno giustizia e più nessuna libertà.

venerdì 10 luglio 2009

PER-DONAR, SI'AMO!

Vaga è la vanga nel vagar,
com'è Babylonia a raccontar?
Già! meglio col ritmo ballar
senza ritorno col levar
e l'erba buona da bruciar
se dici canne ho da fumar.