domenica 24 maggio 2015

PARLO DA SOLO PARLO CON ME

se cerchi un pazzo, vota me
per quell'andazzo che sempre c'è
tra chi ferisce se stesso e
non lascia freccia passar da te.

martedì 19 maggio 2015

ORE

come si muore
da quale parte
entrare nel cuore
dove lasciare il dolore
come cambiare colore
alla vita mio amore

ALI

ora sì che lo sento
prima era lento
ora è veloce
il cuore sussurra precoce
parole dorate
che non vanno ascoltate.
fa male la vita
che torna infinita
senz'argine ardita
orsù gioco anche
questa partita

mercoledì 13 maggio 2015

sabato 18 aprile 2015

SOLE

Solo, anzi Sole. 
in cima la collina e senza nulla 'ntorno
il flusso vocale giace indomito
a colmare ogni attimo
senza guardare in faccia niente

aria
flusso

SE metti un filosofo nel deserto, la sabbia lo ascolterà?

venerdì 13 marzo 2015

LA TV LOGORA CHI CE L'HA

qui diparte la ventura
di chi l'alma si satura
dei programmi disegnati
alla fin del designati
sottostare tutti quanti
a quel bieco divenire
che si fermall'apparire
meglio sempre scomparire
disattendere sparire
dis dire

mercoledì 14 gennaio 2015

ORO COLATO

Ogni possibile attimo appare impossibile per un attimo.
Ogni impensabile gesto è compiuto nel gesto stesso.
Ogni parola maldestra è sinistra sine confessa.
Ogni giorno che dio manda in terra
si porta appresso quel tanto di guerra
non solo i cannoni ma tanti campioni
tra i più compagnoni.
E sia. L'ho dato
il mio parere.

lunedì 22 dicembre 2014

I NO ALLA GIOIA

a me piacerebbe molto
ma la gioia sfugge se
appena provi a placcarla
x fermarla lei è jah
altrove per ore senza
odore dimentico il sudore
da suore senz'odore
sol quel calore che
non riprende altro che
le tue tende me
gli ho mutande

uno come me ha bisogno di poco ma quel poco non glielo devi levare perchè le conseguenze andrebbero certo al di là delle apparenze. giro il cd. 
il perchè delle cose apparenti non stà nell'apparenza nè nella paranza ma la sostanza che stu pisce impigliato nell'amo re sister act
dubbio/so/spiro/atto/ato/tali/zare/dare/fare

posso copiare
ma mai chiunque
è nella scelta
d'ello riginale
ch'essi distingue
chi è pingue

stò pentito all'infinito
ch'oltre il muretto inquisito
appar contrito nel plastico-
-co-costituito e non delfi
nito in cattedra unito al volo
pentito di chi firma incolpito
un documento bandito da li
codici antico senza burla
inserito come re so insignito
di regale illo visto lo
per poi dir non è tristolo
ma sorella di lei par che
dica a costei saran pur
cazzi miei.

è jah tutto passato

domenica 30 novembre 2014

TUTTOBENE minuto per minuto

Tutto ciò che puoi immaginare sfugge l'andare a cagare del mare e non rimare che appare luguale tornare a montare e monitorare il flusso di sangue dal quale arrivare per poi ripartire a se stesso e quale un parco ma porco animal distorto se non mi fermo non so cosa perdo perchè non canta la via che mi butta via se poi sei capace di legger ste frasi che mai banali appaion geniali in quella scrittura che regge l'usura.
io mi rivolgo rivolgendo me volto ancora una volta senza una svolta per sette la volta dell'arco che teso dal peso della colonna che prende la donna la sbatte la monta la smonta e ci conta a correr pel viale se a se dis eguale quel tale che appare a me come il pesce che c'è e torna da Te.
per senza la rima la vita contrita a se come sempre appare rapita.
da quelle firme che sì disegnano e come una figlia che si fa famiglia camminando per quando le pale donando a chi mele schiaccia pel la figuraccia di non poter dire ciò che jha capire e carpire capperi unire e disdire per apparire ma lasciare se stessi al colmo dei lessi e letti e ri letti e ancora non detti ma ripetati come i pennuti che a paia ne vanno a far loro danno si droghi fin dora chi teme l'aurora lauranno il tempo è l'inganno quel che mi rimane è soltanto questo quel gesto funesto che ancor un pretesto eppur mi figura in tutta natura è l'esser di suo un cubico pertugio che senza l'indugio io qui mi propongo di render pertugio nel quale stivare quel pezzo da dare di carne all'amore e non se ne dica che si benedica che mica la fica appaia infinita perchè la Mia amica che è federica di mostra da sempre che l'esser si sente co stretto a migrare da in mezzo alle gambe fin quelle mutande che grazie ad IO dIO son sode e compatte per quanto sian atte non a rifiutare ma ad assaggiare quel pezzo di carne che là sempre mancare.

dal buco riempito
ha l'alma colpito
e l'esser rapito
sia ricostituito.

p.s. se lo decifro il mio IO inficio

venerdì 21 novembre 2014

ed è RA

Prendete un uomo, riempitegli il piatto ogni volta che lo chiede, fornitegli un tetto per le intemperie. 
Soddisfate anche qualche voglia più superflua e, infine, dategli accesso ad una biblioteca. 
Ne otterrete presto un filosofo. 
Perchè pensare non è altro che allineare neuroni, e state certi che, per quante possano essere, le combinazioni non sono infinite.

"neuroni che impazziscono 
per trovare un nuovo ordine 
e sbattono tra di loro 
tentando di ricostruire 
le sensazioni di gioia primordiale 
che mi diedero i tuoi occhi 
da me colti in indagini 
che non riesco a dimenticare."

lunedì 17 novembre 2014

ATTIMI

pensare il pensiero come siero alla positività innata e defecata senza limite allo scampolo estetico che patetico mi rimanda sotto l'ala che campa napoli e poi muori con gli odori che son fuori dai meloni radiattivi degli attivisti tristi che se ci penso ancor fa male.
non è questione della questione in sè, la questione è che questione non è l'esser lessare o l'apparire appariscente cosciente e consenziente seppur banalmente sapiente, qui direi che non fa sei per sei ma te chi sei, io e tu che vuoi di più, io è tu che dir di più, noi e voi non sono l'oro piuttosto l'alloro allora all'oro cala il piatto che il tris si sbatte il mazzo non tagliato mai mischiato e decisamente ambrato non smembrato e sminuzzato dal depensar codificato così ficcato e non sviato non svitato che sia matto è dono grato e grato son a gratosoglio dio non voglio non che Dio non sia Poi Pio. Pio tutto con quell'asso che mi sbatto seppur di picche e lance non parliamo che taglienti son i denti dei sapienti che con tenti tanti con te nuti muti sudi ci piace al rapace verace che a diecimila tace gode l'alito di vino del beone poverino presso che si fa com presso senza alito e confesso.

non ho fatto il soldato 

(a piero

martedì 28 ottobre 2014

GUERRA FONDA IO

non metto mi piace
per voi mi dispiace
ma sono capace
del viver rapace

lunedì 8 settembre 2014

EDUC ARSI

e dunque arsi
nel tentativo di darsi
senza sosta sottrarsi
all'arcigno ricord'arsi
io io brucia il divino
dell'alcool l'inchino
invano sottr'arsi
invano sò arsi
non resta in natura
altra sfumatura
dell'esser dal fuoco
ricotto al su' scopo

mercoledì 30 luglio 2014

VOGL'IO

ma se vi lascio, vi abbandono,
col mio tocco sempre buono
per tornar nella mia mente
a scandir in stò presente
quelle rime che mie assenze
non rispondon al presente
inconfondibile latente
animale che si sente
già braccato dalla gente
ch'è normal sepur banale
o meglio a tutti l'altri uguale
senza ridir l'animale
che non l'anima l'uguale
non un corpo di suo morto
da far viver con un soffio
ma quel soffio ch'è jah corpo
seppur non ci sia mai morto
poi per questo ch'è contorto
questo ragionar distorto
se son io oppur mio dio
a scegler ciò che vogl'IO

venerdì 13 giugno 2014

DI.S-CORSO IO (ovvero come ti annodi il cappio)


Benvenuto pottini detto e fatto di maria


Or che qui noi siamo in tre

proverei a spiegar-me a te

di quell'IO che sempre c'è

comandar è il suo perché!

Per non fare a lui capire

tocca usare molte rime

perché sai come le cime

lo riducono a dormire.

Senza d'IO solo si sente

il percepibile incosciente

quell'infinità latente

confondibil col presente.

-
è da sempre che lo senti

scivolare tra le menti

della tua generazione

mentre fate colazione

non puòl' esser mai bastanza

ch'è una frase riempipanza

tocca invece divenire

sopra anche, gambe e retti

ricordando chel davanti

è megliò lasciarlo ai santi.

-
non è  un dis corso inteso come botta e risposta, lo definirei più lasciandolo indefinito. proviamo per una volta ad affrontare il coro saltando le torna.

prima di tutto c'è il linguaggio, crea guasti anche quando dico che il linguaggio crea guasti, in pratica quando parliamo se va bene c'è un eco, se va male sono infiniti. questo linguaggio non può servirci giacché ci asserve, dominando  noi e tutto ciò che ci circonda, cominciando col definire falsamente l'indefinibile e trascurando ogni aspetto mistico della vita ci riduce a poltiglia sottomessa incapace di dirigere alcunché al di fuori del discorso stesso che è e resta padrone del dire e comandante il fare.

proporrei una pausa, e qui dovrei stupirvi, intanto stupisco me, istupidisco l'io.

qui vorrei arrivare una volta per tutte ad essere ignorato come si deve perché state ben attenti che tra poco sentirete uscire da questa ugola il verso incline a dimostrar la pazzia che mi dona alcuni attimi che passano al passato delle verdure che non ho congelato ma stufato con la carne che ho rifiutato dato l'odore innato di morte con sé portato. disse dicendo che il bene dire non può finire dentro il convento senza portento mi rappresento

dopodiché viene il pensiero, distinguendo per favore il pensiero dall'umore capiamo subito che yoU muore.... il pensiero è ciò che da la vita, quando cessa il pensiero sospende la vita....questo non eleva il pensiero ma decade la vita....torna il linguaggio ed i suoi guasti. la vita è figlia del pensiero e non il pensiero figlio della vita. facile se depensato come rappresentazione immagine del cervello che bel bello si fa fardello e ci raggira comunque e sempre senza apparente definizione dell'esser schiavi noi e lui padrone, facile vero se chi ci pensa è il pensiero......

non per dir manca l'amore giusto perché l'ha a more le more more morTe  mor te tua

ta tu andò ci nel là no

costo lette non le lessi meglio fritte dà sapere.
 
non chiedete dell'azione se non volete d'emozion perire col vostro amato differire, disgregare di mostrare dissertare, non rimane che remare contro il reno che a spirale ci risale sull'altare e qui viene a deprecare l'esser sempre a tutti uguale senza altro dimostrar che la lezione imparar.....dimentica e respira, respira e dimentica, sogna,

varia ogni tua bisogna combina il buono col cattivo scegli sempre il men voluto e disossati l'ossuto il pennuto ed il voluto senza altro rigurgito rigurgitato editato e non filtrato come flusso rimirato del non essersi appartato da tastier dimenticato e qui sol or ricordato nel non esser dimenticato

respirando nel pallone non può che durarmi ore ora in petto il do signore signora si ignora ignora il marito signora lauti siamo cogli dei fanne mazzi come pazzi son a noi mestrui deli fatti tuoi

c’è così tanto amore in questo che capirne il pretesto è impossibile, lo ammetto lo ometto l’ometto lo metto l’ho messo lo stesso lo scopo lo scordo lo scoglio che al mare mi riporta uguale pur senza finestre ma meglio minestra d’assaltarci dentro per questo vi sento gridare dal dare di petto quel do che ancor lo ri metto nel ‘esser da stesso ricordo provetto che dir se lo ammetto che son poveretto per questo sociale non val manco un cane quell’essere IO e non il mio d’IO

riman do parlan do contan do nan do

fuck hal do!

martedì 27 maggio 2014

cA_TEti

Ma chi, a chi, ma ...
manchi il bersaglio
tral traguardo
del ghepardo baldo
espavaldo pur
essendo daglio

non smette,
non smette RE,
non smettere
di ricordarcelo

"la coppia è un meccanismo guasto"

ALLITTERO ALLIGATORI

Danza lamo sulla pelle ribelle che impelle le belle barelle dettate da fate parecchio svogliate per quanto voi fate loro sono fate.
 

E' MAGGIO!

SGAMABALA LORO
SGOMBRALA ORA
SGOMBRALO ORO
SGAMALALLORA
SGAMALAMBO
SGAMAILLAMBRO
SGAMALAMBRO
SGALAMBRO!!!

lunedì 3 marzo 2014

LA GRASSA BELLEZZA

se siete grande e pur pensatore
dovreste almeno farvi un favore
provate a capire com ci si sente
ad esser Voi l'onni potente

per questo silvio ancor vi vuol bene
e riproduce le vostre pene
lui ci guadagna palate d'onore
pur non sapendo cos'è l'amore

venerdì 7 febbraio 2014

giovedì 16 gennaio 2014

L'arte e il Salento. (RI-ESUMATO)

L'arte è il respiro dell'umanità. L'arte è il respiro della terra compreso e tradotto in simbolo che diventa ricchezza spirituale. L'arte è espressione, comunicazione, confronto e affronto. L'arte è comprensione. La terra Salentina parla e chi fa arte l'ascolta, si innamora e piange perchè ne percepisce il lamento. Questa terra viene violentata ogni istante dai politici e dagli amministratori come dai suoi figli che oggi cercano la felicità nel progresso economico e dimenticano quello spirituale! Non servono strade, non servono parchi, non servono eliche. Serve l'attenzione che viene dall'amore, serve la pazienza che viene dal bello, serve l'orecchio che ascolta il respiro degli alberi e la bocca che lo racconta, serve (qui come ovunque) l'educazione che porta comprensione ed accettazione della propria storia e del proprio destino. Prendere i più giovani, occuparsi di loro, educarli al bello è l'unica speranza per vivere domani in un mondo migliore.
Adesso BASTA!

martedì 8 ottobre 2013

LA TRINA

popol inetto anarchimperfetto
non son i poeti o i navigatori
ma i molti santi e quei rematori
che spingon la barca da molti amata
verso la fine di fatto annunciata
e dà per sempre chè vige latente
nel bel paese il motto presente:
della gallina ne mangierò tre
se mi nascondo quest'uovo per me!



un bel giorno un poveretto
nello spinger il carretto
inciampò in un cofanetto
pien dell'oro maledetto.
sui due piedi si propose
di raccoglier quelle cose
ma in un lampo le ripose
rammentandosi due cose:
non avrebbe avuto mai
abbastanza per i guai
e se hai soldi più non sai
senza come tu farai.


la politica non è
render conto proprio a te
caso mai x quella gente
conta più che mai il presente
nell'avere bene in mente
come sviscerar latente
l'odio c'hai per l'altriMente

venerdì 4 ottobre 2013

VAPORIZZATI

non i vaporetti un tempo amati
solcan i mari poco agitati
portano corpi ormai disagiati
credono invano essersi salvati

non per i tanti che muoion in mare
cala la lacrima che mi fa pensare
ma pei porelli che arrivan di quà
e che diventano senza pietà
parte del mondo che li sfrutterà

mercoledì 14 agosto 2013

INUTILE

Inutile anche solo cercare di metterlo in lettere il "Nagual" sfugge, inevitabile. in d'oppio senso non si scappa dall'interpretazione dell'ininnominabile - l'ultima possibilità quel rimastomi barlume di lucida consapevolezza. senza l'inconoscibile tutto perde, non il senso, il gusto il sapore. allora sono sessanta ma la gallina canta quando l'uovo incalza e allora avanza la panza scalza che il bagnasciuga si vendicherà donandoti merda di cincillà non distillata per perequitalica spernante in tanto per l'esta che più pura nonne che siedono sulla sdraia senza semi per l'anguria milionaria.
Questo corto capirò - fuck off

martedì 30 luglio 2013

IN EFFETTI

se avessi le tette
non sò che farei
sobbalz'imperfette
elasti che rei
plasmando cil mondo
ch'è mai sì rotondo
come soll'altra parte
dell'esser che fare
comunque vibrare

X

non scrivo x me
se scrivo è x tè
poter esser traccia
alla figuraccia
che tesse le righe
di queste due vite
che prese per mano
non vanno lontano
non fanno che arare
per poter non fare
è sempre così
mi mordi ogni dì

FUCK U CAPTAIN

Don't bring me home 
no more
Don't leave me alone
no whore
Don't misunderstood
no blood
Don't feel like a wall
no more
Don't tomorrow

mercoledì 15 maggio 2013

DERIDDO

voglio scavarvi
un segno nel cuore
che non svanisca
in un paio d'ore

sabato 11 maggio 2013

SE FOSSE IL CONTRARIO, LA VERITA'?

Se tutto quello che facciamo fosse determinato per mantenere la più totale condiscendenza e dipendenza del singolo dalla specie e nessun tipo di scelta rimanesse veramente nelle nostre possibilità, chi si alzerebbe in piedi per urlare al complotto?
Nessuno, o quasi. Questo rimane IL problema: la maggior parte, la stragrande maggioranza, trova nell'essere parte della specie ogni soddisfazione. La maggioranza gode delle possibilità che ha (per quanto siano impossibili) grazie all'autoinganno e non si avvede affatto di quanto sia presa per i fondelli dal suo stesso goderne.
La maggioranza, però, non fa questo per sè, lo fa per il superamento.
La maggioranza si umilia nei singoli al punto che uno di loro si ribellerà e farà suo un sistema diverso, differente, che apporterà il cambiamento. 
Quella stessa maggioranza  che impedisce il cambiamento in ogni suo singolo opprimendolo garantisce con ciò a se stessa la possibilità di evolversi.

venerdì 3 maggio 2013

TITILLO MI

dis titillato il muso imbrigliato
le braccia legato nel dire bloccato
mi trovo perenne nel lasciar le penne
eterno ri-torno del trono con-torno
seren quella mente che dice la mia
giacche d'oppio i petti son pieni c'andor
ano, ahi noi, noi no noi osi osi amo amor

lunedì 15 aprile 2013

LOSCO

non jah quello che conosco
trova voce nelle rime
sia che "IO" sia un tipo losco
sia chi vive tra le cime
dove l'aria è ARTEfatta
e la strada non è piatta

M'I-DEA

mi ascolto
mi accolgo
mi tolgo dalla testa
quella voce molesta
che sempre s'appresta
a parlar me di questa
ideona funesta.
 

domenica 14 aprile 2013

UNA SEMPLICE DOMANDA PER LA VOSTRA DOMENICA

quanti di voi in vista dell'adozione di un più severo codice della strada sarebbero disposti a considerare nulla la propria patente e ripetere la procedura per l'acquisizione della stessa?

Non c'è un numero a pagamento cui comunicare la risposta, forse dovrei istituirlo e farci qualche euro.

vogliamo spiegar le vele al vento?

proviamoci. tutti chiedono a gran voce il cambiamento (e jah che questa paia una novità...evidentemente le brioches scarseggiano) ma non ne trovo uno che si propone di cambiare qualcosa. cambiare è la cosa più facile e naturale che si possa pensare: la vita stessa è cambiamento. forse che tutta questa necessità di cambiamento 'esterno' ricada in quelle jah strarisapute e ribattute a macchina? forse siamo ancora nel labirinto gattoparvente?
probabilmente stiamo peggio. 

allora almeno qualcosa non stava Hdendo: ora siete convinti che Hda

giovedì 11 aprile 2013

ESSERE RASTA BASTA e AVANZA

Tutto ciò che non ha prezzo
è
tutto ciò che più apprezzo

LANA! Lana fuggi via
che se non stò in casa mia
il caldo mi scuote
il sole per quote
dal basso tubano le note
e una voce mi riscuote
dal torpore della vita
miserabile partita

giovedì 4 aprile 2013

GNOCCO FRITTO - IN DIRIGIBILE.

Questa landa desolata
ogni ora bombardata
dalla NEWS infarinata
informata ed infornata
in FOR nata
cioè per quello fu creata
t-ribaltata e bis-trattata
dalla indole bacata
del compenso popolato
Non ho grilli per la testa
e non è ira funesta
solo apro la finestra
e mi salto 'sta MINESTRA. 

giovedì 21 marzo 2013

L'AGGIORNATA MONDIALE DELLA POESIA?

com(e)pensare l'assurdità: niente, non lo si vuole capire, non rinunzia il nunzio dell'a-storia a soffocare anzichè s'offrire.
'La poesia che è il linguaggio stesso delle trasgressioni del linguaggio, la poesia è sempre contestatrice!' (ciBì)
e sì con testa da sè questa onni presenza testU(gu)ale nella stessa assenza della pur minima parvenza contestatrice nell' inutile elencare paroline e paroloni ad indicare, proprio puntando il dito, la temibilissima variabilità del CARATTERE(???) umanoide deprezzato nel consumistico approccio global-mente interessato al 'riconoscimento pubblico'.
Non se ne esce, tutto questo formicolare intorno all'arte non stà producendo altro che il formicolare intorno agli dei, siamo alla morte dell'arte.

domenica 10 marzo 2013

ANDREI

la pagina bianca
non è mai stanca
e può ricreare
l'onda del mare
viene a sciugare
lacrime a mare
amara la vita
amare infinita

BURR-OSO

burrasca di mare
il volo posare
le ali ora stanche
dimenan le anche
la brezza riprende
la lingua che scende
da quellombelico
e va verso il fico
proliferare

OSO O SO'

l'arte ch'as tratta
con l'as l'afa piatta
e mai veri nuncia
sempre là nuncia
è essa stessa
nullAltri possiede
la musa Chin canta
la fa sempre franca
non rame però
è più quel che non sò

mercoledì 6 marzo 2013

CHE DIRE: NULLA

La stupidità dilagante come contraccettivo al semplice essere funziona, altrochè balle! Questa società ma(i)alata porta con sè il delirio del progresso tendente a quel doloroso futuro inesistente che si esplica nella quotidiana perversione del se nel D'io del possesso, educazione siberiana a parte. Come ad ogni angolo ormai troviamo un impermeabile pronto a spalancar Se sul nulla o-sceno della riproduzione smidollata ad ogni possibile svolta epocale tocca far fronte all'incredulità della massa compattata sull'in-credibile in-conoscibile come ante-cedente al progresso e non proGessato, imbalsamato.
Se di politica vogliamo parlare, di politica rivoluzionaria per di più, non possiamo esimerci dal partir cercando il più semplice cambiamento che porterà con sè le più 'tragiche' conseguenze. Non basta modificare una legge perchè avvenga un cambiamento profondo, non basterebbe cambiar l'intero codice. Quello che farà rivoluzione sarà un gesto semplice, un piccolo neo cancellato, qualcosa che appare secondario, sussidiario al tutto e che proprio per questo potrà sconvolgerlo!
La tecnologia avanzata oggi disponibile è vincolata ad energie vecchie e consunte che diverranno presto inutilizzabili, la necessità costante di energia richiesta dalla tecnologia moderna potrà essere soddisfatta SOLO indipendentemente dalla stessa tecnologia. Non saranno sofisticati pannelli solari, complicati sistemi geotermici nè pale eoliche o altre tecnologie moderne a portare un VERO cambiamento, saremmo sempre e comunque sottomessi all'industria per la realizzazione e la trasformazione dell'energia.
Serve una svolta che, finalmente, modifichi l'idea del possesso, della proprietà, nel più profondo significato donando al mondo la possibilità di riequilibrarsi in una prospettiva completamente differente: dobbiamo pensare alla liberalizzazione dell'energia!
solo un mondo dove l'energia può essere autoprodotta mostrerà un equilibrio che ancora non siamo capaci di immaginarci, e solo una pianta può produrre questo cambiamento: la canapa.
Togliete qualsiasi divieto riguardante produzione, uso e consumo della canapa e la rivoluzione si attuerà da sola!

martedì 26 febbraio 2013

LA MARGARINA

tornelli ai seggi. popolini dis tratti a schiaffi dai mazzi di fiori remesi che scendon da mesi su questo paese che conta le spese e non da riposo al porco speroso. la destra che schietta riprende a sinistra la lista che pista rivista dualista alla conquista di quel che non c'è così è per tutti ma n'onor per me il ricordarvi dall'anim' è tardi com risparmiarvi inutili speme che come sempre è meglio il seme. DomanDa perSe del dubbio che c'è jah dentro di me e non su nel cielo o altrove nevvero quell'etica adesso capisco il possesso è un credersi qui separati dal chi il cor ci comanda e scende mutanda.

venerdì 16 settembre 2011

DIS-TRATTO

Ecco, non è assenza, qualcuno direbbe che stà lavorando per voi, altri che vi stupiranno con effetti speciali, i più studierebbero un piano marketing per affrontare la faccenda.

Semplicemente, al sole schiarisce ogni nebbia...

è da allora che come per magia le parole hanno incontrato la musica...
è da allora che la musica viene a svegliare le parole come per magia...

da quel primo d'aprile! ...ed è un pesce....che non c'è!


QUANDO UNO E UNO FANNO TRE

Non sapendo come, voglio raccontarvi, tramite la mi voce, di un fatto assai curioso.

Quando uno e uno fanno tre!

Non sarà facile convincere la vostra ragione. Quindi Vi chiedo di leggere lasciando correre la vostra fantasia, se ancora ve ne rimane (come direbbe "lui").
Grazie e cominciamo....

1 -
L'incontro fu un evento apparentemente fortunato, o allora così avevo pensato:
- "Ma guarda un pò te! Da dove è uscito questo?"
Sentii prima di tutto la sua voce che diceva:
- "Dobbiamo imparare a vivere aspettando...e ad aspettare vivendo!"
Mi voltai e vidi un uomo alto, con una lunga coda di capelli ricci neri, indossava un cappotto anni trenta, era appoggiato al banco e teneva in mano una pinta di 'rossa'. Era solo, guardava verso la sala, dove qualcuno stava ballando e mi sembrò che parlasse ad un telefono...
Mi accorsi quasi subito che non era così, stava parlando da solo!
Mai visto... Non mi era mai capitato di vedere l'atteggiamento comune del 'barbone' (sparare sentenze a chi gli passa accanto) in una persona 'normale'...
Lui direbbe che di normale non ha niente nessuno, e non ha tutti i torti.
Comunque iniziai ad osservarlo incuriosito e capii che era lì per imparare, studiava il comportamento sociale degli avventori di quel disco bar di periferia...
Quando stavo per andarmene si diresse alla pista e iniziò un ballo fatto di quei piccoli movimenti sincretici di gambe e bacino tipico dei neri che Noi bianchi rendiamo ridicolo quando proviamo a imitare.
Nonostante mi sembrasse notevolmente bravo, notai che ballò senza attirare l'attenzione e senza disturbare l'armonia che ormai c'era sulla pista. Uscendo dal locale ebbi due contrastanti impressioni perchè tanto mi sembrò fuori luogo al banco, tanto era a suo agio da solo in pista.
Quella notte lo sognai...anche se sotto forma di pura luce lo riconobbi sopratutto dalle emozioni che scaturivano da lui e invadevano tutto ciò che lo circondava.
Il sogno fu rinfrancante e mi sveglia felice; notai quasi subito una sottile variazione nel mio percepire la luce. Come al solito mi preparai per andare al lavoro e un pensiero mi accompagnava:
- "Quanto ancora riuscirò a sopportare quella stracciacazzi di mia moglie? ...quando la smetterà?"
La giornata si concluse, la monotonia pervadeva i miei sentimenti. Rimasi sul divano ad ascoltare musica. fu solo quando mi decisi a prepararmi per la notte che mi ricordai di lui e pensai:
- "Niente può apparire fuori luogo come ciò che più vi si adatta, accettandolo."
Ovvio, questo è uno dei più classici errori della cultura occidentale. La differenza tra partecipare e possedere; fare parte di un ciclo, un disegno superiore o rendersi direttori del traffico. Comportamento passivo, nel senso dell'accettare ciò che ci circonda per scoprire lo spazio della nostra felicità, o attivo, nel senso di trasformare ciò che ci circonda nel tentativo di costruire uno spazio per la nostra felicità.
Bhe, non sò come mai fui folgorato dal pensiero che Lui avesse trovato la risposta: accettare ciò che c'è per essere partecipe della trasformazione che è insita nella vita stessa.
Il problema era come fare 'mia' questa folgorazione?
Quali passi seguire per perseguire lo scopo della felicità?
E sopratutto: come far aprire gli occhi della mia 'acida' metà su questa scoperta in modo che potesse seguirmi?
Pensai:
- "Innanzi tutto accetta!"

lunedì 12 settembre 2011

RUBINETTOAPERTO

scrivere flessibile l'animo sorprende a se stesso con la dimenticanza che gli appartiene come forma di presenza fondamentale nell'assenza fetale. quella lontananza che m'appare e dispari hai vinto tu ma lassa perdere gli altri che sono in fondo e sopra come te. niente appare come sembra e niente è come è. Da quella prima volta con un basso in mano non ho mai colto il senso degli alti e per questo mi stono ogni giorno nel tentativo tentato di inutilmente raggiungermi. veloci e rapidi come saette che si rincorrono senza tempo nel vortice sereno dell'imminente impossibile come il futuro. quel futuro che ci manca come quel passato che non torna sul trono ma se leggi un bel tomo t'addormenti sereno. colto il segno dell'ineffabile scorrere fluido del dolore dentro e fuor di se stesso si riprende assoluto il dominio dell'esistenza incerta come apparenza certa del panta lone.
panta leone.
 panta leone mangia prima d'essere mangiato

domenica 28 agosto 2011

miserveunapenna

‎....e venne il giorno dell'addio all'io, a dio piacendo non piacendo al d'Io, addio!

dimettomi

mi dimetto da dimesso
mi rimetto
non rimane che un folletto
senza soldi poveretto
che pur spinge il suo carretto
nel dilemma del perfetto
esser senza l'apparire
non rimane che morire

mercoledì 27 luglio 2011

questa

questa non è poesia
questa che niente si porta via
questa è solo la vita mia
questa è solo una malattia
questa una stima di simpatia
questa chimera che vola via
questa che resta solo una scia
questa e l'inchiostro non van più via
questa non è solo poesia.

mercoledì 8 giugno 2011

IMPROVVISO




ero digiuno da una settimana
e non capivo che la befana
più non tornava più non tramava
contro la diva contro la bava
ma me rimane ancora un'ora
prima di stare senza corona
e allor vi dico che non mi resta
che di scagliarmi fuor la finestra

l'effetto doppler mi prende sempre
e non rimane che un DEFICENTE
qui che vi canta queste canzoni
non paion sempre ma sembran suoni
e voi direte ma che vuoi fare
io dico niente, solo gremare
poi per il resto un buon bicchiere
un paio d'amici tanto piacere!

mercoledì 1 giugno 2011

QUESTO MONDO



Questo mondo sembra fatto di cartone
ricoperto da uno squallido cerone
quando il massimo è avere un toupè
sono in molti pronti a diventare Re

gusci protettivi in silicone
per evitar ogni possibile emozione
come abiti per monaci part-time
che non bevono tequila senza lime

si riduce tutto a quell'eterno lutto
per le cose andate per sempre ricordate

maya che non lascia mai abbassare le barriere guai a
maya che non lascia mai abbassare le barriere guai a

con un NANO eletto presidente
la disfatta è di per sè evidente
quando il popolo diventa gregge
non ne escon che due o tre scoregge

perchè conta solo il conosciuto
attraverso scatole ad imbuto
or che gli occhi sono tramutati
in obbiettivi dalle lenti colorati

apri gli occhi e basta dai diventa rasta
apri gli occhi e basta dai diventa rasta